giovedì 8 maggio 2008

Curiosando

In questo spazio vorrei raccogliere notizie e immagini curiose o strane

8 commenti:

fra&curiosità ha detto...

Cara Angela i nostri blog hanno qualcosa in comune....prova ad indovinare che cosa!

Ma questo animale gigante dov'è stato pescato? Mamma mia e pensare che nuotare al largo mi piaceva così tanto....!!!

Silvia ha detto...

non vorrei di certo incontrare questo bel calamaro gigante se non in una mega frittura con lui protagonista.

Firmato una appassionata di snorkeling a dieta..

Sara ha detto...

ciao Angela!
L'apertura del tuo blog con il polipetto è di sicuro effetto...non posso che essere d'accordo con Silvia circa la mega frittura!!
Complimenti per le immagini, sono bellissime!

GIUSEPPE ha detto...

complimenti per le immagini, per il calamarone meglio ripieno...... ma per mangiarlo bisogna essere in molti o di buona forchetta.

Prof. di Tecnologia ha detto...

Direi che siamo tutti d'accordo sulla fine "curiosa" che potrebbe fare quel bel calamaro gigante, ma forse se mettiamo a tavola tutti i sissini potrebbe non bastare!
..... dimenticavo noi siamo affamati solo di cultura, sig, sig!

Ciao Ezio

Unknown ha detto...

Garzie angela, cercherò di approfondire il contenuto relativo al neonato che va dallo psicologo
saluti enza

Anonimo ha detto...

Bello! io ho delle foto di Recco colpito da un avero e proprio tsunami di nebbia marina. Molto particolare.Appena posso te le invio!
Ciao

La Scuoleria ha detto...

Brava Angela, bel blog...altro che! RS

Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono
a chi sogna solo di notte.
Edgar Allan Poe

Magritte

Magritte
Controllo in bianco 1965

Magritte

Magritte
le vacanze di helgel - padre della dialettica - 1958 .

Il mistero della realtà nella lucida enigmatica visione dell’inconscio.
Immagini per esplorare se stessi ed
interrogare il mondo.
Con Magritte la razionalità si ritrae, la logica si ripiega su
se stessa, la mente si offusca.
Accostamenti dissociativi, composizioni assurde,
situazioni in bilico tra l’onirico e la più fervida
immaginazione, tutto, nella diafona recettività dell’artista
che trasferisce nell’immagine il pensiero visibile.
Oggetti quasi banali, sapientemente incastonati
in scenografie al limite del concepibile, risvegliano
ricordi assopiti nei più remoti angoli dell’inconscio e
le visioni oniriche acquistano, così, tangibilità con
simboli e segni che turbano e inquietano lo spettatore.
L’inconscio ne sprigiona la bellezza onirica, fonte di
mistero e la prontezza mentale ne carpisce il senso.
Sono opere, quindi, che non appagano per una
bellezza classica ma che stimolano l’istinto nella
ricerca della propria profondità.


Cosa ne pensate?
Le immagini che seguono sono molto particolari:
la natura sembra scolpire o disegnare opere d'arte